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Psicologia del Benessere ai tempi del Covid
Psicologia del Benessere ai tempi del Covid

L’organizzazione mondiale della sanità definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità”. Non si tratta quindi semplicemente di non avere malattie in atto ma anche di poter vivere uno stato di benessere sotto diversi punti di vista.

Cosa ci permette di stare bene?

L’idea personale di percepire uno stato di benessere dipende sia dal modo che ha una persona di interpretare ciò che gli accade sia da ciò che riesce a fare attivamente per promuovere situazioni che possano farla star bene.

La psicologia del benessere è un metodo di sviluppo personale che ha lo scopo di far conoscere come utilizzare al meglio le potenzialità della propria mente. Attraverso tecniche di rilassamento è possibile imparare a gestire le emozioni negative ed avere costantemente una visione di dove si sta andando e dove si vorrebbe andare. Spesso ostacola il benessere anche la mancanza di controllo sul proprio ambiente, l’essere passivi di fronte agli eventi, il rimanere ancorati alla staticità della propria esistenza, la non accettazione dei propri limiti ma anche la scarsa conoscenza delle proprie risorse.

Sebbene alcuni suoi aspetti debbano necessariamente avere un carattere che si può considerare terapeutico, non si tratta di una psicoterapia.

Si tratta di apprendere un modo diverso di vedere e vivere la propria vita puntando soprattutto al miglioramento della qualità delle esperienze vissute.

Mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di riconsiderare il nostro personale modo di interpretare la vita: ad esempio cercare di capire come stiamo vivendo le restrizioni imposte dall’epidemia, la paura per la salute (nostra e altrui), lo stato perenne di incertezza sul futuro, la paura delle difficoltà economiche etc.

Dunque come ci può aiutare la psicologia del benessere?

Alcuni elementi importanti riguardano il sapersi ascoltare, riconoscere dei segnali psicologici o fisici che possono guidarci verso quello di cui abbiamo bisogno, l’aumentare piccole esperienze di benessere e piacere, possibilmente quotidiane, il nutrire lo svago e la socializzazione in modo diverso da come facevamo prima etc.

E’ importante imparare ad orientarsi su ciò che possiamo fare, sulle possibilità che abbiamo, senza rimanere fermi ad osservare invece tutto ciò che non è in nostro potere.

Essendo la nostra salute, appunto, uno stato di benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia, che tipo di ripercussione avrà questo lungo periodo di pandemia?

Sapremo rispondere a questa domanda solo un domani… l’unica cosa che possiamo fare al momento è cercare di perderci cura di noi sotto tutti gli aspetti sopra elencati, in modo creativo ed elastico, consapevoli che ci vorrà tempo per ritrovare un vero e proprio stato di benessere globale.