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Come rinforzare l’autostima del tuo bambino?
Come rinforzare l’autostima del tuo bambino?

E’ importante sostenere e rinforzare l’autostima dei bambini man mano che crescono.

Come adulti possiamo aiutarli a sentirsi in grado di prendere decisioni e affrontare la vita con sicurezza.

Vediamo insieme come è possibile farlo a seconda dell’età.

0 – 3 ANNI : ACCETTARE LA DIPENDENZA AFFETTIVA E FISICA, SOSTENERE L’ESPLORAZIONE, ESSERCI

A questa età si sviluppa e si consolida quello che viene chiamato stile di attaccamento del bambino. L’attaccamento si struttura inizialmente all’interno delle relazioni significative (ad esempio con i genitori e con chi si occupa del bambino) e man mano che il bambino cresce gli permette di porsi in un certo modo nell’ambito relazionale anche con gli altri.

Lo stile di attaccamento è quell’insieme di meccanismi che il bambino mette in atto per ritrovare la cura e l’attenzione dell’adulto di riferimento nel momento in cui si attiva un bisogno o uno stato di difficoltà (possiamo averne particolare esempio nel momento in cui il genitore lascia la stanza del bambino e il bambino si trova in presenza di estranei). E’ un qualcosa legato alla sopravvivenza poiché permette di segnalare all’adulto che il bambino ha un qualche tipo di bisogno.

Per favorire un attaccamento sicuro, il genitore accetta positivamente la dipendenza del bambino (sia in termini fisici che emotivi) sapendo che poi l’autonomia e l’indipendenza arriveranno in fasi successive, sostiene il bambino nelle sue prime esplorazioni del mondo attorno a lui, trasmette la sicurezza di esserci per lui quando avrà di nuovo bisogno, restando porto sicuro.

Il genitore che trasmette sicurezza al proprio bambino non è un genitore perfetto, ma un genitore “sufficientemente buono”, che ce la mette tutta e che sa accettare i propri errori e ripararli, quando serve.

3 – 6 ANNI : DARE ATTENZIONI E LIMITI, LASCIARLI FARE IN AUTONOMIA

Man mano che crescono avranno sempre più cose da imparare, guarderanno il mondo con curiosità e vivranno con entusiasmo ogni scoperta e ogni apprendimento. Anche se all’apparenza possono sembrare già autonomi ricordiamoci che i bambini a questa età hanno ancora tanto bisogno della nostra presenza. E’ importante trovare tempo per dare al nostro bambino un’attenzione totale trasmettendogli quanto sia importante per noi. Non è una questione di quantità ma di qualità: diamo l’esclusività ai momenti assieme a lui. Cerchiamo di non avere distrazioni e di mostrare totale interesse per l’attività che faremo assieme.

Assieme al dare attenzioni è importante anche dare i giusti limiti. Da più piccolo il bimbo si sente rasserenato dalle routine che abbiamo avviato per lui, al tempo stesso, man mano che cresce, si sentirà protetto dai limiti che porremo intorno a lui, questo darà maggiore spazio di azione all’interno dei confini che avremmo messo.

Una volta che da parte nostra diamo la regola in modo chiaro, e ci assicuriamo che non corra pericoli particolari, è importante anche trasmettere al bambino la serenità di poter sperimentare in autonomia senza dover intervenire troppo. Anche se il gioco che sta facendo non è quello che avevamo pensato noi, oppure se non riesce subito, è importante lasciarlo fare senza riprenderlo. Lasciamogli il tempo di sperimentare. Al bisogno potremo aiutarlo, se necessario.

6 – 12 ANNI : ASCOLTO EMPATICO, EVITARE I CONFRONTI, CORRERE DEI RISCHI, TROVARE LA GIUSTA DISTANZA

Dal periodo in cui iniziano la scolarizzazione, in particolare con l’accesso alla scuola primaria, è facile come genitori farsi prendere dalle aspettative, dai confronti, da ciò che avremmo voluto che fosse… si riattivano tanti vissuti rispetto al nostro passato e spesso vengono riportati (nel bene e nel male) nell’esperienza dei nostri figli. E’ importante invece accettare il nostro bambino così com’è, nelle sue caratteristiche reali, cercando di ricordare che il bambino perfetto non esiste. Incoraggiamolo a sperimentare, a trovare nuovi amici, lasciamo che commetta errori (dopotutto, sbagliando si impara!). Noi non dobbiamo prevenire o temere l’errore ma essere lì per incoraggiarli a migliorare.

In questa età è ancora molto importante dare ascolto e presenza rispetto al loro mondo, a ciò che li interessa. Aiutiamo il bambino a riconoscere le proprie emozioni , ad accettarle e a condividere i pensieri associati a tali vissuti. Fate lo stesso voi stessi con lui, rinforzerà la consapevolezza che provare emozioni (anche negative) è normale per tutti.

E’ molto difficile per i genitori accettare che il bambino, quando cresce, man mano si distanzia da loro, ma è un processo assolutamente fisiologico. La cosa più importante è riuscire a trovare nuovi modi per stare assieme, accettando le reciproche differenze e esigenze, senza avere la pretesa che il rapporto resti esattamente lo stesso. Accettare il cambiamento permette di far evolvere il rapporto.