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Pronti per la scuola elementare!
Pronti per la scuola elementare!

L’ingresso alla scuola primaria è per i bambini e famiglie un momento di grandi cambiamenti e forti emozioni. In questo articolo verranno descritti alcuni dei prerequisiti che è importante che i bambini abbiano sviluppato prima dell’ingresso alla scuola elementare. 

 

Area linguistica-comunicativa

Intorno ai 5 anni i bambini hanno un linguaggio pressoché identico a quello degli adulti, sono in grado di esprimersi chiaramente utilizzando correttamente tutti i suoni (fonemi) della lingua madre, costruiscono frasi complete (ad esempio soggetto, verbo, complemento oggetto, articoli, preposizioni etc.) e sono in grado di raccontare eventi personali vissuti e storie di fantasia in modo ricco e articolato. 

 

Area della metafonologia 

Le capacità metafonologiche riguardano l’abilità nel percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato operando adeguate trasformazioni con gli stessi (Bortolini, 1995). Lo sviluppo delle abilità metafonologiche è importante per il successivo apprendimento della lettura e della scrittura, processo in cui viene richiesto al bambino di rivolgere la sua attenzione ai suoni che compongono la parola, analizzarli e tradurli in un codice grafico. 

Durante l’ultimo anno della scuola dell’infanzia i bambini sono quindi già in grado di svolgere compiti come: 

  • dividere oralmente in sillabe una parola (es. CA-NE, CA-RO-TA, CO-CO-ME-RO);
  • riconoscere una parola presentata oralmente in sillabe (es. l’adulto dice “CA-NE” e il bambino unisce le sillabe e dice “CANE!”);
  • riconosce oralmente se due parole simili sono uguali o diverse (es. PANE-CANE sono diverse, PANE-PANE sono uguali);
  • identifica oralmente la sillaba iniziale delle parole e la confronta con parole che iniziano nello stesso modo (es. LUNA inizia con LU come LUPO, LUCERTOLA, LUCE etc.);
  • individua oralmente parole che fanno rima (es. RASTRELLO fa rima con MARTELLO, CAPPELLO, CANCELLO). 

 

Area della proto matematica 

A partire dai 4 anni, in particolar modo durante l’ultimo anno di scuola dell’infanzia, il bambino inizia a percepire il mondo attraverso i concetti di quantità e numero. In particolare inizia ad apprendere e stabilizzare: 

  • la corrispondenza nome-numero (uno-1);
  • la lettura e scrittura di numeri in codice arabico (solitamente dal numero 1 al numero 5);
  • il confronto tra quantità (fare un confronto su quale insieme di elementi è più o meno numeroso);
  • la comparazione tra numeri arabici (riconoscere che il numero 5 è più grande del numero 2);
  • l’enumerazione in avanti e indietro (da 1 a 20 in avanti, mentre per l’enumerazione all’indietro da 10 a 1);
  • la corrispondenza tra codice arabico e quantità (ad esempio abbinare il numero 4 a quattro elementi);
  • l’ordine di grandezza (ad esempio ordinare elementi dal più grande al più piccolo rispettando la serialità sinistra-destra).

 

Area grafo-motoria 

Durante l’ultimo anno di scuola dell’infanzia i bambini acquisiscono maturità a livello fine-motorio perfezionando la prensione dello strumento grafico (presa tridigitale dinamica) ed è importante che l’adulto monitori questo aspetto. Il disegno diventa più complesso e si arricchisce di maggiori particolari, la figura umana risulta completa, i bambini riescono ad avere sempre maggiore cura nel colorare dentro i bordi utilizzando colori appropriati. Spesso anche in contesto scolastico sperimentano attività di pregrafismo, di livello sempre più complesso; questo li agevolerà con l’approccio alla scrittura di grafemi una volta iniziato il primo anno di scuola primaria. 

 

Funzioni esecutive 

Per funzioni esecutive si intende un insieme di diversi sotto-processi necessari per svolgere un determinato compito: esempi ne sono l’inibizione, la flessibilità, la pianificazione, la memoria di lavoro, l’attenzione e la fluenza. Iniziano a svilupparsi in modo più specifico a partire dai 4 anni ed evolvono durante tutti i primi anni della scuola elementare. Tali abilità sono necessarie per lo svolgimento di tutte le attività quotidiane ad esempio: consentono al bambino di rimanere orientato su un compito, di pianificare le azioni necessarie per lo svolgimento di una consegna, di trattenere in memoria la richiesta fatta, sostengono il linguaggio e gli apprendimenti. 

Se gli insegnanti segnalo delle fatiche, in una o più aree, durante la scuola dell’infanzia o voi genitori vi accorgete di ciò, potrebbe essere utile rivolgersi al professionista adeguato (logopedista, neuropsicologo, terapista della neuropsicomotricità evolutiva (TNPEE)) per un approfondimento di queste abilità prima dell’ingresso alla scuola elementare per favorire un percorso scolastico più sereno possibile ai vostri bambini.